L’Elsa, il nostro fiume, è in pericolo! No al “Tubone” e no al prelievo del 50% dell’acqua


Petizione promossa dal Coordinamento Salviamo l’Elsa

Foto di Tiziano Pieroni

Coordinamento Salviamo l’Elsa

Il Coordinamento Salviamo l’Elsa nasce dall’unione di numerose associazioni e comitati e si propone di creare una rete ampia in Valdelsa (e nel mondo) che abbia come obiettivo comune la salvaguardia del nostro patrimonio: salvare il fiume, le sue acque, la sua storia. Siamo a favore dell’energia idroelettrica, ma sfruttando l’acqua in modo sostenibile. La produzione di energia non può andare a scapito di luoghi preziosi come il nostro fiume. Con questo spirito abbiamo sottoscritto una carta di intenti. Vogliamo aggregare tutte le componenti della società civile, a cui chiediamo di partecipare attivamente alle iniziative.


CHI SIAMO

ANPI Colle di Val d’Elsa

Associazione Amici di Romano Bilenchi

Associazione il Giardino dei Colori

Artesss

Comitato Attac Chianti-Valdelsa

Comitato senese acqua bene comune

Coordinamento Montagnola Senese

FIPSAS – Federazione Italiana Pesca sportiva

Gruppo Archeologico Colligiano

Il Telaio

Italia Nostra

LaGorà

Lega Navale Italiana – Sezione Siena e Valdelsa

Pro Loco Colle di Val d’Elsa

Società degli amici dell’Arte

THEATRIKOS APS – Teatro Arti Culture Discipline olistiche

L'Elsa, il nostro fiume, è in pericolo

Diciamo NO al "tubone" e NO al prelievo del 50% dell'acqua

Il prelievo è previsto nel tratto più bello del Parco

Sul SentierElsa, dove passa la Via Francigena

Foto di Tiziano Pieroni

Foto di Tiziano Pieroni

Perché l’Elsa, il nostro fiume, è in pericolo?

Perché il 50% delle acque saranno prelevate per alimentare un impianto idroelettrico e tutta l’area del Parco Fluviale dell’Elsa, lungo il Sentierelsa dove passa la Francigena, ne resterà pesantemente danneggiata. Proprio nell’area più bella e di grandissimo interesse naturalistico, storico-archeologico e turistico.

Che cos’è il “Tubone”?

l progetto della nuova centrale idroelettrica prevede l’installazione di una condotta forzata tramite un tubo di 120 centimetri di diametro, che attraversa la città nel suo centro urbano, passando in gran parte accanto o sotto il canale della gora esistente: il cosiddetto “Tubone”.
Tale condotta preleverà il 50% dell’acqua del fiume dalla Steccaia sotto il Ponte di San Marziale, all’inizio del Sentierelsa, la condurrà alle turbine collocate in Ferriera, nei pressi di Via della Lisciata, e infine la rilascerà di nuovo nel fiume, ben oltre il Ponte di Spugna. In tal modo il prelievo toglierà metà dell’acqua ad un tratto di fiume di oltre 3km ricadente nell’area ANPIL, Area Naturale Protetta di Interesse Locale, del Parco Fluviale dell’Alta Valdelsa, zona di grandissimo interesse naturalistico e turistico, il cui sentiero, il SentierElsa, è stato inserito recentemente nel percorso della Via Francigena.
Molte zone della città di Colle di Val D’Elsa saranno oggetto di importanti scavi per collocare il Tubone, la condotta forzata di grande diametro, con gravi danneggiamenti delle Gore, ingegnosi manufatti di origine medievale, in particolare la Lombrandina, la più antica. Per questa finalità sono già state espropriate alcune aree pubbliche e numerose aree di proprietà privata che coinvolgono centinaia di cittadini.